Non vorrei dar di me l' immagine della femmina acida, visto che più volte ho dovuto commentare taluni episodi che, guarda caso, avevano per protagonisti i maschi.
Non posso però accettare che un maschio racconti se stesso per ciò che non è e che mai sarà.
A parte rare eccezioni, si sentono speciali e smisuratamente grandi; tutto è loro dovuto, nulla devono in quanto esseri al di sopra dell'umano.
Neppure la collezione oceanica di fallimenti fa venir loro in mente che forse si stanno sopravvalutando.
No, è la sorte avversa, le persone che li circondano, la crisi economica e via con alibi difensivi che danno un sollievo momentaneo convinti come sono di infinocchiare il mondo!
Soffrono intimamente di complessi di inferiorità che mascherano con l'arroganza dei toni e una finta autostima che svanisce immediatamente al primo ostacolo, abbandonandoli nel mare in burrasca.
Impossibile e disperata l' interazione con questi soggetti; necessitano di gratificazioni continue, ma questo sarebbe il minimo; il problema è che la testa pensante non si acquista al supermercato, pertanto devi interfacciarti con un involucro rotondo su cui tutto rimbalza perchè gommoso e impermeabile.
Gli essere umani si sa, sono destinati all'inciampo; gli esseri speciali, no, non sbagliano perchè han scoperto la formula, ovvero la riflessione che precede l'azione.
Riflettono così tanto e così bene da finire regolarmente in situazioni per definire le quali non è stato ancora coniato l'aggettivo; la sorte avversa è naturalmente l'unica responsabile.
Viva l'abbondanza della vita generosa; i comuni mortali contano una sola cosa di tutto; gli esseri speciali partono da un minimo di due, come nel caso della personalità; vuoi mettere la possibilità di scegliere quale indossare, quando e con chi? Bulli e agnelli, il cambio e rapido e risponde a comandi banali.
In famiglia devono respirare venerazione nonostante non facciano nulla nemmeno per meritare il rispetto; ti rifiuti? Un affronto! Parte così il defilè delle bassezze più immonde cui un essere normale possa assistere e se bravo schivare.
All'esterno è tutt'altra storia.
Chiusa a doppia mandata la personalità portualbullesca, dal cilindro l'ego dello splendido, che fa finta di interessarsi a cose che non capisce, che si complimenta per ovvietà, che deve catturare a tutti i costi l'attenzione perchè questo sforzo gli porta in tasca conferme che seppur fasulle, danno un pò d'ossigeno.
L'ego dello splendido è un trattamento quasi totalmente riservato alle donne, vista la ricerca continua e affannosa di una frase che suona più o meno così: " sei un uomo speciale".
Raggiunto lo scopo, l'ego gli regala due tre minuti di immortalità per poi scontrarsi con la vita che, attimo dopo attimo, gli sbatte in faccia la lista aggiornata dei suoi fallimenti, con l'ultimo ancora fresco di