sabato 25 aprile 2009
Quarant'anni, tempo di riflessioni, di ricordi non ancora sbiaditi, di progetti meno frenetici rispetto a vent'anni prima. Si riescono ad individuare sfumatore prima nascoste, si sviluppano capacità sconosciute perchè strettamente legate all' esperienza, ci si ascolta e si fa autocritica senza timori...l'autostima ha radici profonde! Il tempo trascorso è stato caratterizzato da una altalena in movimento perpetuo, che quando ti sparava troppo in alto, significava che la discesa ti regalava una nuova botta. Menzogne, malafede, indifferenza; questi gli ingredienti di una torta apparentemente inoffensiva ma che alla lunga si è trasformata in una bomba. La riva del fiume l'ho vissuta con tutta me stessa e spesso il fiiume ha accolto anche le mie lacrime. Estati e inverni si sono succeduti a ritmo regolare, registrando di volta in volta nuove azioni volte dapprima a cancellare la mia autostima, poi a distruggermi. Ai più sfugge che l'ignoranza è nemica della strategia; ogni lacrima mi rendeva più forte. Ho imparato da presto ad affrontare il dolore, a non combatterlo, a farlo diventare mio complice. Questo è l'unico modo perchè si levi dalle palle in tempo breve. In riva al fiume percepivo i respiri di chi mi stava accanto, con il medesimo mio obiettivo nella mente e nel cuore. Ad ogni passaggio un sussulto poi uno di noi si allontanava più leggero. Fino al giorno in cui il sussulto ha attraversato me. Il nemico mi è passato davanti, gli occhi bassi, ancora maldestramente arrogante con il seguito di miserie e fallimenti. Il mio volto era impassibile, nessuna emozione, solo una gran pena, perchè un uomo anzichè migliorare se stesso, aveva speso il suo tempo a celare frustrazioni e inadegnatezza, nel tentativo ancora una volta fallito di distruggere un suo simile, percepito come minaccia solo perchè più coraggioso! La vendetta paga solo qualche volta e comporta un notevole dispendio di risorse...per me ci ha pensato la vita e per questo la rispetto ancora più di prima.
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